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Perché rischiamo?

11/02/2022
SICUREZZA SUL LAVORO

Perché, in questi due anni di pandemia, abbiamo avuto successo nel diffondere buone pratiche e fare indossare le mascherine; mentre, in tanti anni, non siamo riusciti ad ottenere la stessa adesione ai comportamenti sicuri ed ai DPI in ambito lavorativo?

Ci sono 3 di differenze essenziali di fondo, che è necessario sottolineare:

  • PERCEZIONE DELLA ESPOSIZIONE AL RISCHIO
  • RIPROVAZIONE SOCIALE
  • ASIMMETRIA NELL'ACCETTAZIONE DEL DANNO EVENTUALE

La prima differenza riguarda la percezione del rischio.
Infatti. il rischio lavorativo è quasi sempre sottostimato da un processo mentale di "invincibilità". Un processo che ci fa dire: "a me non capita", "io non farei mai una cosa del genere", fino al:
"guarda che idiota quello!" ( guardando una delle immagini di incidenti realmente accaduti o di comportamenti insicuri.) Questa è una prima differenza di comportamento rispetto al rischio percepito generato dal Covid-19.
Una differenza dovuta all'idea che verso un rischio lavorativo standard si debba proteggere sostanzialmente solo chi non è attento come noi perché: "io non farei mai questa o quella cosa".
Il Covid-19, invece, sappiamo che può colpire tutti.

E questa caratteristica del colpire tutti porta alla seconda differenza, infatti mentre, un rischio che corriamo in prima persona tendiamo a sottovalutarlo perché sottostimiamo il nostro personale "livello di esposizione":  ...un pericolo che percepiamo come rischio per le persone a cui teniamo, siamo portati ad amplificarlo.
In sostanza questo rispetto nell'utilizzo delle mascherine e delle altre regole deriva anche dal fatto che siamo portati a difendere i nostri cari molto più che noi stessi.
Del resto pensate alla diversa efficacia dei messaggi sui pacchetti delle sigarette tra il vecchio "il fumo provoca ictus" al relativamente nuovo "i figli dei fumatori hanno un alta probabilità di diventare fumatori"

Insomma, molto spesso in aula diciamo che, per aumentare la sicurezza in azienda, è necessario aumentare lo spirito di comunità tra i lavoratori. Se io sento vicinanza verso Mario, magari quel parapetto di ponteggio lo rimetto a posto per non far cadere lui. (Perché io non ne avrei bisogno, visto che lo so' e non sono scemo.)

Certo, se Mario mi è antipatico...

L'ultimo aspetto (che meriterebbe un approfondimento dedicato) alla base del diverso successo tra misure anti covid e misure di prevenzione e protezone lavorativa è certamente rappresentato dalla "riprovazione sociale" presente verso chiunque non rispetti le regole COVID, molto meno presente in ambiente lavorativo per chi non segue le "regole della sicurezza". Fino ad avere un atteggiamento diametralmente opposto in ambienti "machisti" come l'edilizia.

 

Non ne usciremo migliori a quanto sembra, magari insieme possiamo però uscirne più consapevoli.